La capacità di percepire e di costruire il
paesaggio coniugando la coscienza ecologica con la propensione a
difendere le identità e la memoria che vi sono riflesse, è
divenuto un obiettivo ormai imprescindibile per l’uomo
contemporaneo. La metafora del paesaggio come teatro è una
chiave di lettura che ci porta a riflettere sul valore e
sull’incidenza che ogni nuovo scenario può avere sull’uomo e
sulla sua propensione a rispecchiarvisi e a sentirlo come
proprio. Partendo da queste premesse si può capire come nel
tempo e nello spazio si sia esplicata la capacità umana di
costruire il paesaggio-teatro, nel quale si incontrano e si
annodano cultura natura e cibo; come oggi tale capacità possa
crescere solo con una adeguata
"educazione a vedere" estesa all’intera società, che
senta il paesaggio come manifestazione di sé, della propria
cultura, del proprio modo di rapportarsi con gli spazi di vita.
In tal modo la nozione di paesaggio riunifica sotto un comune
denominatore le conoscenze dei naturalisti, dei geografi e degli
storici, il sentire degli artisti e dei poeti, dei cultori del
buon mangiare, la progettualità degli architetti e degli
urbanisti, tutti compartecipi dello stesso impegno: quello di
far crescere l’attenzione per il mondo che ci circonda, sempre
più violentato dalle forze brute dell’economia, capaci di
distruggere passioni territoriali, di disarticolare armonie,
talora ineffabili, tra uomo e natura.
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Castello
di Sismano
30 novembre 2013 - ore
17
Presentazione libro
"La cattiva erba" di Beppe Chierici
e Concerto Chierici
canta Brassens
Mostra Fotografica
"Beppe Chierici con George
Brassens" |
Un «Aereo a bassa coa proveniente da la
cava de la breccia..» era una frase che qualcuno diceva guardando
dal “Morrotto”, il nostro belvedere, gli aerei alleati di ritorno
dalla città di Terni dopo averla bombardata. Era tra i racconti dei
miei genitori quando piccolissimo mi narravano della Seconda Guerra
Mondiale.
Arrivati ad una certa età, quasi inevitabilmente, gli avvenimenti
più lontani riaffiorano nella mente molto più vividi di quelli
accaduti solo poche ore prima, la nostalgia fa da padrona e nasce
forte la necessità di raccontare agli altri quello che tu hai
vissuto. Preso da un vortice di ricordi che quasi in modo onirico ti
riaffiorano nella mente vorresti descriverli e scriverli per fermare
così la memoria e renderla condivisibile.
Ho avuto la fortuna di essere “protagonista” e a volte testimone di
eventi che oltre al mio vissuto hanno coinvolto l'intera comunità di
Avigliano Umbro, eventi che in alcuni casi, si sono addirittura
incrociati con altri che già fanno parte della Storia.
In un potpourri di musica, teatro, poesia, danza, video e fotografia
racconterò la mia storia, i miei ricordi, la mia memoria, le mie
impressioni. Un lungo, ormai, periodo che inizia da racconti che
altri mi hanno fatto.
Con questa serata vorrei dare un ulteriore contributo al lavoro che
con l'associazione “Il Laboratorio del Paesaggio” stiamo facendo nel
territorio di Avigliano Umbro e Montecastrilli da quasi tre anni
insieme alla Provincia di Terni nell'ambito di un progetto europeo,
Modeland, e le varie amministrazioni comunali succedutesi in questo
arco di tempo sia di Montecastrilli che di Avigliano Umbro. Tra gli
scopi del progetto: valorizzare i nostri luoghi, creare un'economia
locale legata al Paesaggio, tutelare la memoria di chi vi abita. E
questa serata ha la “presunzione” di scatenare la memoria collettiva
che non deve essere dispersa.
Oliviero Piacenti
Con
(In ordine di apparizione)
Maria Cristina Adriatico
Oliviero Piacenti
Raffaela Saturni
Aurora Ciuffetelli
Leonardo Frascarelli
Teofilo Gagliardi
Paola Contili
Flavio Franchini
Tecnici di scena:
Luca Antonini
Cristiano Carotti
Per la scena
Alberto Piacenti
Assistente di scena
Rossella Amato
Coreografie
Maria Cristina Adriatico
Regia
Oliviero Piacenti
Grazie:
alla gente del Paesaggio per il loro impegno,
alla Scuola di Danza «L’Arabesque».
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Teatro
Comunale Avigliano U.
7 dicembre
2013 - ore 21
FANNULLONI
Il caso Brunetta
Anteprima Nazionale
scritto e
diretto da
Gabriele e
Rosario Galli
con
Angelo Maggi, Massimo
Corvo, Roberto Attias, Annamaria Iacopini |